domenica 4 maggio 2008

Facciamo il punto.

Facciamo il punto! Mi piace questa espressione, ma coinvolge un lavoro veramente difficile. Quest' ultimo esercizio academico sul blog che vi ha comandato Fina, fare un post a modo di valutazione, non è per niente facile! E metto la parola “ultimo” tra virgolette perché spero davvero che non sia l'ultimo post che scriva sul blog.

Ci sono tante cose a dire sulla sperienza di fare un blog in italiano che sono sicura che dimenticherò moltissime...Ma come dice l'insegnante dobbiamo fare il punto, valutare il nostro lavoro e "concludere il lavoro academico del blog".

Prima di cominciare voglio scusarmi a tutta la gente che ha fatto già la sua valutazione sul suo blog. Non le ho letti ancora, nemmeno ne ho scritto nessun commento perché sono facilmente influenciable. Prima volevo far la mia individualmente, senza ispirazioni ne idee rubate!

Per me l'esperienza di fare un blog e avere la libertá di scrivere di tutto quello che abbiamo desiderato è stato veramente affascinante. L'unica condizione che ci ha messo Fina: scrivere in italiano, e provare di scrivere bene. Scrivere, rileggere, correggere e pubblicare. Così facile! Dopo, le cose sono andate da sole. La ragnatela si è fatta da sola. Io faccio un post e mi mettono dei commenti. Leggo i commenti e così vedo tutti quelli che sono in attivo. Visito il suo blog, guardo i loro post e faccio qualcun commento. Tra i commenti di quei post vedo nuovi partecipanti, visito il loro blog, lascio qualcun commento, ecc. E così fino all'infinito.

Dopo pensare un po’ su come scrivere questa valutazione, tra le infinite maniere di farla, mi sono decisa per il sistema degli elenchi: "pallini" positivi o punti forti e "pallini" negativi o punti deboli, dividendo le due liste in due *parti: post e commenti.

*ho cercato la parola adeguata: "subapartats" ma non la ho trovata

POST

Scrivere i post è stato per me la parte più difficile, ma anche sicuramente la più gratificante.

Vantaggi o punti forti:

  • Scrivi su tutto quello che vuoi, puoi scegliere il tema che ti piace.
  • È più divertente che fare uno scritto guidato, più chiuso. Scrivere post è un esercizio più aperto, infatti più libero.
  • È un esercizio autodidatta.
  • Ti obbliga a cercare parole sul dizionario e s’impara vocabolario
  • Devi cercare espressione alternative per dire cose che sai dire in catalano e in spagnolo ma non in italiano . Così impari grammatica.
  • Devi rivedere gli scritti, rileggere i testi propi. Con “l’autocorrezione” s'impara moltissimo di tutto.
Svantaggi o punti deboli:
  • A volte è difficile cercare da che cosa scrivere nei post. Non per non avere interessi vari e cose da dire, perché si devono cercare temi che non siano troppo difficili a trattare in una lingua che non è la propria.
  • Con la propria correzione, s’impara abbastanza, sì, ma forse a volte hai dubbi che soltanto può risolvere l’insegnante.
COMMENTI

Vantaggi o punti forti:
  • Fare commenti è molto divertente.
  • Hai libertá d’espressione.
  • Non hai la pressione d’uno scritto lungo e ti rilassi di più.
  • A volte si cominciano nuove dialoghi non relazionati col post dove lasci il commento che a volte sono più interessanti e a volte più frivoli.
  • Puoi conoscere abbastanza i tuoi compagni e le diverse maniere di pensare che hanno.
Svantaggi o punti deboli:
  • Credo che per la sperienza che ho avuto, devo dire che non ne ho trovati.
AMICI DELLA BLOGOSFERA

Tra noi, gli alunni di classe, anche la professoressa si è stablita una bella ragnatela di parole. I blog ci ha fatto conoscere meglio: il nostro carattere, i nostri interessi e pensieri e definitivamente il nostro modo di essere. Credo che ci abbiamo conosciuto molto meglio che con altri tipi di attività. Per di più ci ha collegato in modo continuo. Senza il blog la nostra relazione è costretta di più agli orari di classe e sopratutto ai 5 minuti di pausa tra le otto e otto e cinque. Per tutto questo voglio ringraziarvi a tutti, perché mi sono diverita molto con tutti: i post ironici di Pilar, i post di Amàlia, più politici, che mi hanno fatto imparare moltissime cose, le curiosità di Ana e Maribel, la conoscenza dell’italia del “trio la la la”, e non devo dimenticare il lavoro costante di Alfonso, che prossimamente avrá il guiness in questione di post! Ecc. E grazie alla buona guida che abbiamo avuto in quest’esperienza. Grazie a tutti.

giovedì 17 aprile 2008

il mio lavoro: tra carte e bambini





Boh, prima di tutto dobbiamo decidere cos'è il lavoro. Cosa consideriamo come LAVORO?. Il lavoro remunerato, il lavoro che fai in ufficio, in un negozio, ecc. oppure tutto il lavoro che ognuno fa ogni giorno della sua vita se non ha la fortuna di essere ricco o di guadagnare la lotto. Voglio dire quel tipo di lavoro relazionato anticamente con le donne come: lavare i piatti, pulire la casa, preparare i tupperware da lunedì a venerdì, lavare i panni, scopare il pavimento...Scherzi a parte, in questo testo parlerò soltanto dal mio lavoro remunerato.

Per parlare del mio lavoro la prima cosa che vi devo dire è che adesso non ho un lavoro, ne ho due, ma principalmente parlerò del lavoro che faccio la sera perchè da un mese fa, era il lavoro che occupava tutta la mia giornata lavorativa.

Di sera lavoro nel dipartimento di produzione d’una casa editrice. L’azienda dove lavoro è una impresa famigliare, ma l’ufficio è grandissimo perché condividiamo lo spazio con l’azienda del fratello del mio capo: una stamperia chiamata Igol, dove lavorano circa quaranta impiegati. La casa editrice si chiama Edigol Ediciones. È specializzata in cartografia e prodotti educativi per i bambini. È localizzata a Esplugues de Llobregat.

In ufficio lavoriamo 10 persone: il mio capo Jordi, sua moglie, Carmentxu, che fa l’agente commerciale nell'area di Sud America, ma in realtà è la vera capo della casa editrice, Eva, che fa l’agente commerciale per tutta l'Europa e Joana che fa la commercialista. Poi, nell'area di produzione editoriale lavoriamo tre persone allo stesso livello più o meno. I tre abbiamo la laurea di geografia. Dani, più specializzato in tecnologie, Vicente (si si, il mio Vicente!), piu specializzato nella parte intellettuale della produzione (sopratutto i testi), ed io, più “specializzata” nella parte estetica e nei prodotti educativi per i più piccolini. Dopo ci sono i lavoratori del magazzino: Rafa, Wilmer e Raul. Loro preparano tutti gli ordini che ci fanno le scuole o librerie.

Il rapporto che ho con i colleghi (d’Edigol e Igol) buono. Mi piace molto l’ambiente perché ci sono delle persone molto diferenti. Ad esempio: Marta, che fa la recepcionist ed ha la stessa età di me; Manolo, un “maño” carino, carino, che guida il muletto ha circa sessant’anni; Dani, Juanfer e Miguel che lavorano nel dipartimento di “pre-stampa” e hanno trent’anni più o meno; Fabián che lavora nelle macchine di stampa e con chi sempre “litighiamo” per i colori delle carte; Carme, che è una donna veramente in gamba che fa la coordinatrice, etc.

Il lavoro che faccio a Edigol mi piace abbastanza. C’è un buon ambiente lavorativo e si lavora senza molta pressione. I capi che abbiamo sono buone persone, ci danno abbastanza flessibilitá oraria, e lo stipendio non c’è male. Ma non sono tutti vantaggi, non per me. Le due cose che forse mi piacciono di meno, sono le stesse che mi hanno fatto cercare un altro lavoro: la poca proiezione che ha il mio posto di lavoro nell’azienda, d’una parte, e la poca relazione con l’estero dall’altra. A me piace molto parlare con la gente, muovermi, cercare soluzioni ai problemi, fare proposte, etc. e a Edigol tutte queste cose non le faccio, beh forse qualcuna sì, ma non abbastanza per soddisfarmi. Tutte queste cose che mi mancano a Edigol le ho incontrate a el Colegio de Geógrafos dove faccio la coordinatrice tecnica tutte le mattine da lunedì a venerdì da un mese.

Si può dire che adesso ho tutto quello che chiedevo del lavoro tra Edigol e il Colegio de Geógrafos, ma non so se il prezzo che pago per avere due lavori veramente mi vale o no la pena?

martedì 15 aprile 2008

E nuovamente, la primavera musicale arriva!

Siamo a meno di due mesi di godere un altro anno del magnifico festival di musica indipendente che si celebra a Barcelona ogni primavera: Primavera Sound. Quest’anno le date dell’evento vanno dal 29 al 31 di maggio, ma come nelle due ultime edizioni qualcuno dei gruppi suoneranno durante la settimana precedente.

Credo che già ne ho parlato prima in qualcun post anteriore ma volevo condividrere
con voi l’esperienza di andare ad un festival così, dove puoi scoprire tantissimi gruppi musicali nuovi.

L’elenco di gruppi di ogni anno è sempre molto variato. Ci sono dei classici e grandi
gruppi come: Portishead (Trip Hop), Dinosaur Jr. (rock), Tindersticks (pop) o Public Enemy (Rap); meno classici, abbastanza conosciuti e buonissimi come Menomena, Animal Collective, Why?, Stephen Malkmus, Cat Power, etc. E nuovi gruppi. Bande che hanno soltanto uno o due CD ma che sonno future promesse come Vampire Weekend, Okkervil River o El Guincho.

Andare al Primavera Sound è come andare ad una sfilata di moda. Soltanto devi andare con gli occhi anche in questo caso con le orecchie ben aperte e godere dello spettacolo. Da sicuro troverai il costume adeguato.

Io ogni anno scopro due o tre gioielli che mi fanno seguire a pensare che ancora ci
sono degli artisti ed ancora non c’è tutto scritto, creato o cantato.

Vi lascio il link alla pagina del festival, spero che vi piaccia:
http://www.primaverasound.com

Soltanto una curiositá: il ragazzo della prima foto che si vede alla web, è amico della mia sorella!

martedì 26 febbraio 2008

SWEENEY TODD - NO PLACE LIKE LONDON





Questa è una delle canzone del nuovo film musicale di
Tim Burton: SWEENEY TODD. Io l'ho visto a teatro tanto tempo fa (circa 10 anni credo) con gli attori: Vicky Peña e Constantino Romero. Ricordo che mi è piaciuta moltissimo! Ho pensato che forse ha qualche relazione con l'attività culturale del prossimo giovedì: cinema e cibo!!! (Lo dico per la parte della storia delle torte salate...hihihi)

Vi lascio un po' d'informazione che ho cercato sulla wikipedia:


TRAMA:


Sweeney Todd appare in vari scritti inglesi della metà del diciannovesimo secolo; è un barbiere, ed uno dei primi esempi di serial killer. La sua arma è un rasoio affilato, con cui taglia le gole delle sue vittime. In alcune versioni della storia la signora Lovett, che è la sua amante, amica o complice, nasconde i suoi crimini facendo a pezzi i cadaveri delle vittime di Todd, cucinando poi coi loro resti delle torte salate che vende ad ignari acquirenti. Todd ha anche un assistente al negozio, di nome Tobias Ragg, che più avanti si adopererà per scoprire i suoi crimini. Nella maggior parte delle versioni della storia, Sweeney aiuta o ostacola (spesso entrambe le cose) le faccende d’amore di una giovane, Johanna Oakley e un marinaio di nome Mark Ingesterie. Nella versione musical e in quella cinematografica del 2007, Johanna è figlia di Todd. Alcuni suppongono che Sweeney Todd non sia un personaggio di finzione. In due libri, Peter Haining sostiene che si tratti di una figura storica apparsa intorno al 1800. Tuttavia, le ricerche svolte da altri sulla base delle fonti di Haining non hanno prodotto nulla di significativo. Esiste, per di più, una storia simile anche nella tradizione francese, che sarebbe avvenuta in Rue de la Harpe.


STORIA:


La prima apparizione di Todd pare sia stata su un giornaletto inglese chiamato “The people’s periodical”, il 21 novembre 1846, con il titolo “La fila di perle: un romanzo”, scritto da Thomas Peckett Prest, che creò altri personaggi crudeli quanto Todd. Lo scrittore tendeva a basare le sue storie orrorifiche su uno sfondo di realtà, talvolta prendendo spunto dai crimini riportati sul Times.
Esiste anche una storia precedente, basata su un barbiere senza nome, assistito da un panettiere a Parigi che appare in una edizione di “The terrific register”, pubblicato a Londra nel 1825. Racconta la storia di due gentiluomini che si fermarono per farsi radere la barba. Quando il primo ebbe finito, proseguì verso il suo impegno, lasciando l’amico al negozio. Quando tornò indietro, gli venne detto che il suo compagno si era allontanato, ma curiosamente aveva lasciato dal barbiere il suo cagnolino. Questo portò poi alla scoperta del cadavere dell’uomo da parte del cane, nascosto sotto la bottega del barbiere, che confinava con quella del panettiere. Ci sono anche indizi del fatto che questo non sia il primo crimine commesso dai due, perché il panettiere aveva più volte venduto torte salate composte di carne umana. La storia si conclude con l’affermazione che si fosse costruito un monumento sul luogo degli omicidi. Una vicenda simile appare in un poema satirico catalano del XV secolo, “Espill” di Jaume Roig. In accordo con la storia inglese, Todd tentò la fuga a Old Bailey e fu impiccato a Tyburn nel gennaio 1802, davanti a una numerosa folla. Non esistono prove né della fuga, né dell’impiccagione nei giornali locali dell’epoca. Inoltre, a Tyburn non furono più effettuate impiccagioni dal diciottesimo secolo. Si dice, inolte, che Todd potrebbe essere fuggito a Forres, in Scozia, dove sarebbe morto e seppellito nel cimitero locale. Mentre si discute su quando il nome “Sweeney Todd” apparve per la prima volta, la trasformazione dei cadaveri in torte era già leggenda urbana nel primo diciannovesimo secolo.


lunedì 25 febbraio 2008

COMPITI

lunedì 18 febbraio 2008

PRIMO LAVORO

Il primo lavoro…oh si lo ricordo come se fosse ieri. Infatti non fa tanto dal primo lavoro, circa sette anni. Ricordo le farfalle alla pancia nel percorso della stazione di treno “Les Fonts” al villagio dov’era l’ufficio, ricordo la pioggia che cadeva, il mio maglione rosso e la mia gonna di pana, e anche di più ricordo il branco di uccellini di colori che ho visto e che mi hanno fatto pensare: questo è una “segnale di buon augurio”. Dopo un mese di lavorare lì ho capito cos’erano gli uccellini di colori: colombi messaggeri che erano allenati per qualcuno vicino all’ufficio. Alla fine si che è stato una segnale di buona fortuna ma niente nel rapporto con il lavoro. Nel primo lavoro ho conosciuto a Vicente.

giovedì 7 febbraio 2008

Un po' più d'informazione...


Come vedete (presente imperativo e non condizionale) queste ultime settimane non sono state specialmente produttive "blogisticamente" parlando. Comunque si che ho lavorato troppo nel lavoro (pallino positivo no?)! Non ho tempo da scrivere e da niente ma si leggo velocemente tutto quello che posso.

Ho ricevuto il mail di Fina e ho stato guardando le attività della BCNEGRA. Ci sono tantissime e tutte sembrano interessanti ma per sfortuna molte si hanno fatto già! La che ci raccomenda mi è sembrata una delle più interessante e non solo per l'italiano. Penso che il dibattito o tavolo rotondo o come sia che si chiami forse girerà intorno alla cultura mediterranea e tutto quello che questa contene, anche sulla storia delle relazioni sociali di tutta la gente che abita in questi paesi fratelli legati attraverso il Mediterraneo.

Non lo so, ma sicuramente non potrò andarci perchè questa storia si fa alle quattro e per sfortuna ho già un appuntamento (davvero vi lo dico!!!)!!! Ci incontrerò a pranzo con un amico dell'università che fa tantissimo che non vedo! Sono veramente emozionata!!!

Per piacere, mi racconterete se andate???

PD: il prossimo, vi lo giuro, il testo sul viaggio a Parigi!




DIVENDRES 8 DE FEBRER
LA CORRUPCIÓ ÉS INEQUÍVOCAMENT
MEDITERRÀNIA?
Taula rodona

Economia submergida, imperi del maó, manipulació mediàtica, sistema judicial ineficient, serveis secrets que miren cap a una altra banda, monopoli informatiu, droga i extrema dreta. Amb els ulls clucs, Atenes terra mítica, una novel.la criminal.

Participants: Gianrico Carofiglio, Giancarlo de Cataldo, Petros Markaris
Moderador: Carles Quílez

Palau de la Virreina, a les 16 h
La Rambla, 99
Traducció simultània de l’italià i de l’anglès