giovedì 17 aprile 2008

il mio lavoro: tra carte e bambini





Boh, prima di tutto dobbiamo decidere cos'è il lavoro. Cosa consideriamo come LAVORO?. Il lavoro remunerato, il lavoro che fai in ufficio, in un negozio, ecc. oppure tutto il lavoro che ognuno fa ogni giorno della sua vita se non ha la fortuna di essere ricco o di guadagnare la lotto. Voglio dire quel tipo di lavoro relazionato anticamente con le donne come: lavare i piatti, pulire la casa, preparare i tupperware da lunedì a venerdì, lavare i panni, scopare il pavimento...Scherzi a parte, in questo testo parlerò soltanto dal mio lavoro remunerato.

Per parlare del mio lavoro la prima cosa che vi devo dire è che adesso non ho un lavoro, ne ho due, ma principalmente parlerò del lavoro che faccio la sera perchè da un mese fa, era il lavoro che occupava tutta la mia giornata lavorativa.

Di sera lavoro nel dipartimento di produzione d’una casa editrice. L’azienda dove lavoro è una impresa famigliare, ma l’ufficio è grandissimo perché condividiamo lo spazio con l’azienda del fratello del mio capo: una stamperia chiamata Igol, dove lavorano circa quaranta impiegati. La casa editrice si chiama Edigol Ediciones. È specializzata in cartografia e prodotti educativi per i bambini. È localizzata a Esplugues de Llobregat.

In ufficio lavoriamo 10 persone: il mio capo Jordi, sua moglie, Carmentxu, che fa l’agente commerciale nell'area di Sud America, ma in realtà è la vera capo della casa editrice, Eva, che fa l’agente commerciale per tutta l'Europa e Joana che fa la commercialista. Poi, nell'area di produzione editoriale lavoriamo tre persone allo stesso livello più o meno. I tre abbiamo la laurea di geografia. Dani, più specializzato in tecnologie, Vicente (si si, il mio Vicente!), piu specializzato nella parte intellettuale della produzione (sopratutto i testi), ed io, più “specializzata” nella parte estetica e nei prodotti educativi per i più piccolini. Dopo ci sono i lavoratori del magazzino: Rafa, Wilmer e Raul. Loro preparano tutti gli ordini che ci fanno le scuole o librerie.

Il rapporto che ho con i colleghi (d’Edigol e Igol) buono. Mi piace molto l’ambiente perché ci sono delle persone molto diferenti. Ad esempio: Marta, che fa la recepcionist ed ha la stessa età di me; Manolo, un “maño” carino, carino, che guida il muletto ha circa sessant’anni; Dani, Juanfer e Miguel che lavorano nel dipartimento di “pre-stampa” e hanno trent’anni più o meno; Fabián che lavora nelle macchine di stampa e con chi sempre “litighiamo” per i colori delle carte; Carme, che è una donna veramente in gamba che fa la coordinatrice, etc.

Il lavoro che faccio a Edigol mi piace abbastanza. C’è un buon ambiente lavorativo e si lavora senza molta pressione. I capi che abbiamo sono buone persone, ci danno abbastanza flessibilitá oraria, e lo stipendio non c’è male. Ma non sono tutti vantaggi, non per me. Le due cose che forse mi piacciono di meno, sono le stesse che mi hanno fatto cercare un altro lavoro: la poca proiezione che ha il mio posto di lavoro nell’azienda, d’una parte, e la poca relazione con l’estero dall’altra. A me piace molto parlare con la gente, muovermi, cercare soluzioni ai problemi, fare proposte, etc. e a Edigol tutte queste cose non le faccio, beh forse qualcuna sì, ma non abbastanza per soddisfarmi. Tutte queste cose che mi mancano a Edigol le ho incontrate a el Colegio de Geógrafos dove faccio la coordinatrice tecnica tutte le mattine da lunedì a venerdì da un mese.

Si può dire che adesso ho tutto quello che chiedevo del lavoro tra Edigol e il Colegio de Geógrafos, ma non so se il prezzo che pago per avere due lavori veramente mi vale o no la pena?

martedì 15 aprile 2008

E nuovamente, la primavera musicale arriva!

Siamo a meno di due mesi di godere un altro anno del magnifico festival di musica indipendente che si celebra a Barcelona ogni primavera: Primavera Sound. Quest’anno le date dell’evento vanno dal 29 al 31 di maggio, ma come nelle due ultime edizioni qualcuno dei gruppi suoneranno durante la settimana precedente.

Credo che già ne ho parlato prima in qualcun post anteriore ma volevo condividrere
con voi l’esperienza di andare ad un festival così, dove puoi scoprire tantissimi gruppi musicali nuovi.

L’elenco di gruppi di ogni anno è sempre molto variato. Ci sono dei classici e grandi
gruppi come: Portishead (Trip Hop), Dinosaur Jr. (rock), Tindersticks (pop) o Public Enemy (Rap); meno classici, abbastanza conosciuti e buonissimi come Menomena, Animal Collective, Why?, Stephen Malkmus, Cat Power, etc. E nuovi gruppi. Bande che hanno soltanto uno o due CD ma che sonno future promesse come Vampire Weekend, Okkervil River o El Guincho.

Andare al Primavera Sound è come andare ad una sfilata di moda. Soltanto devi andare con gli occhi anche in questo caso con le orecchie ben aperte e godere dello spettacolo. Da sicuro troverai il costume adeguato.

Io ogni anno scopro due o tre gioielli che mi fanno seguire a pensare che ancora ci
sono degli artisti ed ancora non c’è tutto scritto, creato o cantato.

Vi lascio il link alla pagina del festival, spero che vi piaccia:
http://www.primaverasound.com

Soltanto una curiositá: il ragazzo della prima foto che si vede alla web, è amico della mia sorella!