Ieri sono andata al centro con la mia amica Anna e mia sorella Mireia a comperare regali per Natale. Uffff che follia!!! In giorni come questi e meglio avere già comperato tutto e dedicarsi ad andare al cinema o restare a casa giocando a carte con gli amici! Ma già si sà: quanto di più vuoi organizzare tutto presto di meno lo fai! In poche parole, che alla fine ci abbiamo mescolato con tutta la gente impazzita che sono stati così cauti come noi!
Beh, dopo avanzare tra la giungla di persone e schivare i zampini de le donne che combattevano come animali selvatici per cacciare l'ultimo paio di calze della 40 in blu che sono tendenza quest'inverno abiamo deciso di fare un STOP e andare a mangiare qualcosa. Di colpo, in mente un ristorante che i miei genitori mi avevano raccomandato tanti mesi fa: “Cuines de Santa Caterina”. È un ristorante dentro al mercato di Santa Caterina del gruppo Tragaluz. Siamo andati subito perché c'erano già le 3 meno un quarto e...OH MADONNA...abiamo scoperto il paradiso!!! Un posto pieno, pienissimo di gente, movimento, diversità, odori di cibo orientale, giapponese, mediterraneo...ed un locale belliiiiiissimo ma un po' freddo. Benché c'era una lunga coda per mangiare, ci siamo sentati presto perché eravamo tre e non ci dispiaceva mangiare alla sbarra. Il cibo è stato buonissimo. Cucina semplice "di mercato", multicultural, ed ingredienti freschi! Il prezzo più che convenienti se si valuta la qualità degli alimenti! E la cosa che mi ha piaciuto di più, una gran fotografia murale di Xavier Miserachs, fotografo català noto e già morto degli anni sessanta. Xavier Miserachs ha tantissimi fotografie bellissime della gente di Catalunya degli 50, 60 e 70's e sopratutto di Barcelona ed anche la Costa Brava. È bellissimo come era capace di afferrare le anime delle persone colla camera. Senza parole. Vi lascio il link della web di Xavier Miserachs per se non lo conoscete:
http://miserachs.com/
Buon lunedÌ
Beh, dopo avanzare tra la giungla di persone e schivare i zampini de le donne che combattevano come animali selvatici per cacciare l'ultimo paio di calze della 40 in blu che sono tendenza quest'inverno abiamo deciso di fare un STOP e andare a mangiare qualcosa. Di colpo, in mente un ristorante che i miei genitori mi avevano raccomandato tanti mesi fa: “Cuines de Santa Caterina”. È un ristorante dentro al mercato di Santa Caterina del gruppo Tragaluz. Siamo andati subito perché c'erano già le 3 meno un quarto e...OH MADONNA...abiamo scoperto il paradiso!!! Un posto pieno, pienissimo di gente, movimento, diversità, odori di cibo orientale, giapponese, mediterraneo...ed un locale belliiiiiissimo ma un po' freddo. Benché c'era una lunga coda per mangiare, ci siamo sentati presto perché eravamo tre e non ci dispiaceva mangiare alla sbarra. Il cibo è stato buonissimo. Cucina semplice "di mercato", multicultural, ed ingredienti freschi! Il prezzo più che convenienti se si valuta la qualità degli alimenti! E la cosa che mi ha piaciuto di più, una gran fotografia murale di Xavier Miserachs, fotografo català noto e già morto degli anni sessanta. Xavier Miserachs ha tantissimi fotografie bellissime della gente di Catalunya degli 50, 60 e 70's e sopratutto di Barcelona ed anche la Costa Brava. È bellissimo come era capace di afferrare le anime delle persone colla camera. Senza parole. Vi lascio il link della web di Xavier Miserachs per se non lo conoscete:
http://miserachs.com/
Buon lunedÌ
11 commenti:
Questa foto ha per me un significato particolare e ve lo spiego.
Da una parte perché mi ricorda l'antico Born, dov'è stata scattata, il mercato della frutta e la verdura che una volta era in pieno cuore di Barcellona. Io me lo ricordo ancora...
Dall'altra perché di questa foto ingrandita ne fece una tiratura ridotta Marta Lorés, la seconda direttrice della libreria catalana di Madrid, Blanquerna, a cui sono stata in qualche modo legata durante i miei anni (non pochi) madrileni. Ora, il manifesto, ce l'ho nell'armadio, aspettando, chissà... la prossima casa per appenderlo... Io sempre ottimista (?!)
Ah, vorrei andarci anch'io qualche volta al ristorantino del Mercat... Non è un po' cool?
Mah, sì è vero, la decorazione sì, in nero mischiato con mobili di legno e acciaio, delle fotografie in bianco e nero...ma la gente che lo frequenta è normale. C'è un po' di tutto: Una famiglia, due vecchiette col cappotto di pelle, una coppia di turisti...
Che bei ricordi Ina! Io ho un'amica che è nata nel Born e sempre mi spiega come è cambiato il quartiere da pochi anni.
Che bella fortuna!
Hai comprato qualcosa! . Io ancora non ho niente ma, sto in processo mentale .....
Mio fratello e io siamo i due ultimi barcellonesi a avere fatto una fiera nel recinto del Born. Abbiamo afittato il local al Ajuntament che, il giorno previsto perché ci danno le chiavi, l'Ajuntament non sapeva dove erano! Finalmente hanno scoperto che le chiavi le avevano al magazzino della fontana di Montjuic, che era chiuso fino lo state e che la persona che sapeva dove erano tutte le chiavi era in vacanza. Insomma, avevamo afittato un locale senza chiave. Finalmente, però, mio fratello e io abbiamo trovato una soluzione (l'Ajuntament non sapeva chè cosa fare). La soluzione, nel prossimo capitolo! JA JA JA
Lasciami indovinare... qualcosa di illegale come forzare le porte?
jajajaj
Oggi il secondo capitolo!!!!!!!
O forse no. Perché oggi è la festa
buubububu!!!!!!
Ho comprato già il panetone! Motta come no!
Secondo capitolo: Fina ha raggione.
Mi conosce bene. AGHHHHHHHHHHHH Come è possibile? tutta la vita credendo che ero una donna misteriosa e sorprendente... Adesso non potrò mai lavorare per la CIA o il FBI se la gente mi conosce subito! Perbacco!
Anna, Annetta... penso che ci sono tropo de V nella parola invisiVile
¿no? Sono contenta di fare la professoressa... jua jua jua... ma direi che una B sarebbe bella per dire invisiBile ¿si? jua jua jua
Come si dice in italiano "qui no te feina el gat pentina?" credo che questo è il mio problema right now, che ho 5 minuti per dedicare al "dolce far niente" ma preferisco "tocare i c..." alla mia amica Anna...
Baci e petonets per te, carina! Ci vediamo dopo, fra panetoni e amici invisiVBili!
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